Il caso studio_Potteries Thinkbelt
- iLAB
- 15 giu 2020
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 27 giu 2020
Il caso studio preso in riferimento per l'elaborazione del progetto dell'Infrastruttura culturale è il Potteries Thinkbelt di Cedric Price.
Entrambi i progetti si occupano di un transetto di territorio da rivitalizzare, mediante l'uso della tecnologia e della mobilità.
La chiave di volta è quella di dar vita ad una nuova concezione di scuola che travalichi le convinzioni odierne
L'intento di Cedric Price era quello di sovvertire le sorti della Rivoluzione Industriale introducendo una nuova industria, un’industria di istruzione tecnica e di ricerca scientifica.
Price afferma: “L’istruzione superiore dovrebbe diventare una grande impresa industriale, non un servizio destinato ad un numero ridotto di persone”.
Conia dunque il neologismo “Thinkbelt” per descrivere l’orientamento educativo e la scala regionale del suo progetto, sperando che esso avrebbe interrotto il divario tra scienza pura e quella applicata.
Propone di rivitalizzare un distretto industriale in crisi mediante un’università mobile le cui aule-containers, laboratori e archivi, potevano spostarsi lungo le linee ferroviarie dismesse, rifunzionalizzate come infrastruttura di base per una nuova “educational industry”, volta a drenare il “brain drain” e rilanciare Potteries come un centro di scienze e tecnologie emergenti per ventimila studenti.
Il tracciato ferroviario, in questo caso, diventa l’ossatura insediativa di un hub lineare costituito da elementi discontinui e variabili lungo il tracciato.
Lungo queste linee, che si diramano su un’area triangolare di circa 100 miglia quadrate, si sarebbero dovuti trovare punti di connessione con altre infrastrutture di collegamento aereo, ferrato e su strada che a loro volta avrebbero connesso la zona con il resto del paese. Il paesaggio che Price desiderava rigenerare si estendeva da Pitts Hill a nord, Madeley nella sua parte occidentale e Meir a est, con Stoke e Newcastle-Under-Lyme al centro.

Potteries Thinkbelt_Planimetria 1960-66 _Fonte: CCA
Gli spazi industriali che sorgono lungo questo triangolo sarebbero stati riconvertiti a seconda degli usi richiesti: oltre a istituti di istruzione sarebbero sorte strutture per ospitare studenti, insegnanti e staff. Potteries Thinkbelt definisce un nuovo tipo di monumentalità architettonica, non come una costruzione di un oggetto ma come una vastità di oggetti e disparati eventi. Inoltre Price amplia il suo modello di architettura adattabile che aveva esplorato nel Fun Palace per creare un landscape in costante cambiamento più come un circuito elettronico che come un edificio.

Potteries Thinkbelt_Project_ Fonte: CCA
Le persone, in continuo spostamento tra un polo all'altro, avrebbero addirittura avuto la possibilità di lavorare e studiare e seguire lezioni sui treni stessi. Da questa dinamicità era conseguenza naturale la critica verso le infrastrutture “arroccate” dell’istruzione contemporanea.
La proposta di Price era quella di realizzare residenze e spazi in moduli facilmente trasportabili come container, tanto da rendere dinamico non solo il flusso di persone, ma anche degli spazi stessi.
Agli spigoli dell’area triangolare Price colloca le grandi stazioni di riferimento: Madeley, Mair e Pits Hill dove i moduli mobili potevano essere assemblati e spostati utilizzando enormi gru a cavalletto. Le unità mobili di apprendimento erano come “quanti di informazione”, interruttori e gli scambi e le stazioni di trasferimento sono viste come una connessione logico di un vasto circuito di computer.
Mair permette di relazionare il complesso con Londra e Leicester; offre collegamenti stradali e ferroviari interni oltre che collegamenti nazionali aerei. Ospita sistemazioni generali per gli studenti ed il personale, che conducono ai ponti delle apparecchiature su rotaia.
Oltre che alle sale pubbliche, il blocco di alloggi offri camere da letto, uffici con accesso a piccole sale per le conferenze, seminari. Gli alloggi saranno usati in primo luogo dall'industria locale e dai visitatori.

La stazione di Mair_ Fonte: CCA
Madeley ha un’autostrada e collegamenti stradali e ferroviari interni al complesso. Le sue strutture gestiscono, assemblano e costruiscono attrezzature e beni su larga scala. All’interno della struttura generale ci sono due aree di officina che possono variare in sezione. Al loro fianco delle zone di lavoro convenzionali; esse confinano con la zona di accoglienza e luoghi ricreativi. Sopra agli spazi di sevizio sorgono le torri che fungono da hotel per i visitatori.
Pitts Hill relaziona il complesso con Munchester e Liverpool; ha strade e ferrovie interne e collegamenti ferroviari nazionali permettendo un traffico veloce sia di persone che di merci. Qui verrà installato un impianto industriale e sperimentale su larga scala. Accanto ad esso aree didattiche flessibili per chi insegna e sopra gli alloggi dello staff.
Le aree dedicate alla facoltà nel Thinkbelt si intervallano lungo il sistema ferroviario interno; si basano su costruzioni esistenti o appositamente costruite fornendo unità base di apprendimento mobile su rotaia che si adattano a seconda dei bisogni immediati di ciascuna facoltà. Ogni elemento è usato al meglio.
Infine la stazione di Stoke on Trent fornisce un collegamento ferroviario diretto con Londra e Birningham.
Utilizzando le tecnologie di prefabbricazione e spedizione cantierizzata progetta aule mobili montate su una rotaia, moduli di archiviazione di computer e dati, laboratori, sale per le lezioni in grado di spostarsi da un posto all’altro lungo le linee ferroviarie.
Il sistema scolastico di Price non prevedeva regole rigide sull’età degli studenti; per l’architetto la comunità studentesca non è altro che il modello futuro di una società istruita, qualificata ed altamente mobile.
Ci sono cinque tipi di unità mobili:
1-Unità seminariali. Possono essere utilizzati sia per i normali servizi di trasporto o fissi.
2-Unità di auto-apprendimento: utilizzati in combinazione con la trasmissione TV o con l’archivio di informazioni e programmi collegato.
3-Unità di memorizzazione delle informazioni.
4-Unità gonfiabili pieghevoli che forniscono spazi per conferenze per 30 persone e area tv.
5-Unità rivestite pieghevoli. Saranno un accesso a ulteriori unità.

Le unità mobili _Fonte: CCA
Price progetta diciannove grandi complessi abitativi utilizzando 4 tipi di unità abitative prefabbricate e modulari: crate, sprawl, battery e capsule. Ci sarebbero state complessivamente 32000 unità abitative. Anche esse potevano essere spostate e riorganizzate da gru e rotaie. L’utilizzo di case concepite con strutture leggere consente di posizionarle laddove i terreni non sono generalmente considerati idonei per l’edilizia abitativa.
Gli alloggi sprawl sono composti da unità prefabbricate di diverse dimensioni e assemblabili a seconda delle esigenze.
Gli alloggi a casse sono impiegati laddove il terreno non è soggetto a cedimento e caratterizzate da un telaio in cemento armato rinforzato di 13 piani che permette l’inserimento di unità abitative in acciaio. Abbiamo un’attenzione al controllo del suono e della temperatura.
Gli alloggi battery ci sono dei servizi sopra e sotto lo spazio abitativo e una promenade in cima. Un parcheggio sopra e sotto.
La capsula è pensata per una sola persona o al massimo per due e disposte in virtù delle diverse esigenze completamente assemblata in fabbrica.

I moduli abitativi_Fonte: CCA
Il Thinkbelt respinse le idee precedenti e contemporanee sull'architettura universitaria appropriata, con l'estetica di Price che citava forme industriali come il contenitore, piuttosto che quelle che percepiva come le pretese degli edifici universitari del XX secolo.
Inoltre Price ha cercato di correggere uno squilibrio tra la conoscenza "applicata" piuttosto che "pura", attraverso un'architettura funzionale, flessibile e adattabile piuttosto che ornamentale e fissa.
Certamente il Thinkbelt anticipa i dibattiti su chi e a cosa serve l'istruzione superiore, pre-datando gli attuali argomenti sul valore di un titolo universitario in termini di "occupabilità" e il valore di una forza lavoro istruita per le industrie nazionali.
La comprensione di Price dei cambiamenti sociali dell'era del dopoguerra, da un'economia manifatturiera a un'economia basata sulla conoscenza, tuttavia, fu largamente ignorata. Oggigiorno il contributo di Price e la sua visionarietà e lungimiranza rappresentano ancora oggi un punto di riferimento per i progettisti.
Sitografia
-From the ‘brain drain’ to the ‘knowledge economy:
-AURELI, Pier Vittorio Labour, City and Architecture Cedric Price’s Pottery Thinkbelt and the Post: https://www.youtube.com/watch?v=DpJxPAEyfYI
-Architettura in Movimento: https://www.centoventigrammi.it/architettura-in-movimento/-https://discoversociety.org/2014/07/01/the-thinkbelt-the-university-that-never-was/#prettyPhoto
Bibliografia
Hans Ulrich Obristcon , Arata Isozaki, Patrick Keiller,Rem Koolhaas, RE:CP, LetteraVentidue
Pier Vittorio Aureli, Labor and Architecture:Revisiting Cedric Price's Potteries, Log, No. 23 (Fall 2011), pp. 97-118
John Bahr, New Society, Potteries Thinkbelt, June 1996, No 192
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