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Il contesto storico e la figura di Price

  • Immagine del redattore: iLAB
    iLAB
  • 9 giu 2020
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 24 giu 2020

La Gran Bretagna nel secondo dopo guerra svolgeva il ruolo obsoleto di un potere imperiale che non si adattava alla nuova Europa dinamica.

Il ciclo irreversibile di deindustrializzazione fece riconoscere la necessità di un mutamento al fine di rimanere competitivi all'interno di un contesto europeo e globale che stava mutando ad un

ri-orientamento verso le scienze e l’information Technologies.

La volontà di un cambiamento radicale si era manifestata con i progetti di Ebenezer Howard tra il XX e il XIX secolo, proponendo la sua idea di città giardino (Fig.2); nuove città lontane dai miasmi della vita londinese e della società industriale dopo le conseguenze derivanti dalla Rivoluzione Industriale.

Esse non avrebbero perso la propria vicinanza ai centri urbani grazie al ruolo delle potenzialità infrastrutturali.



Fig 2. Ebenezer Howard_Garden city



Nel 1926 Bacon pubblica il libro “New Atlantis” in cui descrive un’utopia mitica, una società ideale di apprendimento e di progresso scientifico. Il fulcro di questa “Nuova Atlantide” era Salomon’s House, un collegio dedicato alla ricerca scientifica.

Cedric Price comprende che stava nascendo una nuova industria che avrebbe riportato in auge il ruolo dell’Inghilterra del periodo post-industriale proprio come aveva fatto la Rivoluzione Industriale stessa; un’industria di istruzione tecnica e ricerca scientifica che si concentrava sulle applicazioni pratiche.

Le Università inglesi secondo un articolo del Times Educational Supplement erano come "castelli medievali" lontane dalle condizioni sociali, economiche e scientifiche. L’istruzione era ancora legata al rango sociale.

Sia Bacon che Price hanno proposto nuove modalità di conoscenza ed indagine che hanno respinto i sistemi di istruzione e pensiero consolidati; entrambi hanno affrontato una crisi della conoscenza in un periodo di cambiamento.

Ai tempi di Bacon avevamo la transizione dell’Inghilterra da una visione del mondo medievale che venerava la conoscenza ricevuta e l’antica autorità ad un’epoca di moderni metodi di indagine scientifica. Per Price era una consapevolezza di un passaggio epistemologico dalle strutture tradizionali della Gran Bretagna dell’era della Prima Rivoluzione Industriale all’era post-industriale, post-imperiale dell’informatica e dell’economia della conoscenza.



Fig 3. Fun Palace_Cedric Price (fonte: CCA)


Nel Fun Palace del 1966 e nel Potteries Thinkbelt del 1967 Price affronta quelle che percepiva come le nuove e mutevoli condizioni di conoscenza e società nella Gran Bretagna del dopoguerra. Non erano proposte per edifici in senso convenzionale, ma erano sistemi interattivi e legati all'impredicibilità degli individui, altamente adattabili alle condizioni sociali ed economiche instabili del loro tempo e luogo.


In un momento di incertezza ed instabilità, il lavoro di Price riflette un nuovo approccio all'architettura come luogo di cambiamento, piuttosto che come simboli permanenti e monumentali di coesione e di senso culturale.

Durante quel periodo inoltre la tecnologia e la scienza stavano fornendo più strumenti e competenze agli architetti e ai progettisti di visioni radicali e la tecnologia stessa diventa una delle principali fonti di aspirazione architettonica.

La ridefinizione dell’architettura di Price ha influenzato gli architetti a partire dai primi anni del 1960 dal momento in cui incarnò il ruolo di guru visionario per i giovani membri degli Archigram.


Nasce dunque un’architettura “Open-Source”; l’architettura non è più pensata come un hardware ma come un software in cui al posto degli aspetti costruttivi e materici, assumono particolare rilievo le dinamiche funzionali che si svolgono al suo interno, le suggestioni percettive che producono i suoi spazi e persino le distribuzioni delle onde radio che è in grado di schermare o lasciar fluire.

Ancora si potrebbe pensare l’architettura come un software operativo, un “softspace”, per il quale i suoi abitanti possano creare i loro personali programmi di interazione spaziale e sociale.

Nel firmamento dei mutamenti che stava interessando l’Inghilterra post-bellica Price emerse come uno dei primi architetti che svilupparono una risposta innovativa alle nuove condizioni sociali ed economiche per la ridefinizione della nazione.



Sitografia https://issuu.com/unpacked/docs/paesaggi_sensibili_contemporaneo_a5_al_vivo_colore -Cedric Price e Fun Palace: https://issuu.com/evgeniavlachaki/docs/issues_in_contemporary_architecture -Cedric price, from the ‘brain drain’ to the ‘knowledge economy: https://issuu.com/upcercle/docs/cedric_price__from_the____brain_dra -The Tkinkbelt: https://discoversociety.org/2014/07/01/the-thinkbelt-the-university-that-never-was/ -AURELI, Pier Vittorio Labour, City and Architecture Cedric Price’s Pottery Thinkbelt and the Post: https://www.youtube.com/watch?v=DpJxPAEyfYI -Architettura in Movimento: https://www.centoventigrammi.it/architettura-in-movimento/ -https://discoversociety.org/2014/07/01/the-thinkbelt-the-university-that-never-was/#prettyPhoto -CCA: https://www.cca.qc.ca/en/search/details/collection/object/380477 Bibliografia Hans Ulrich Obristcon , Arata Isozaki, Patrick Keiller,Rem Koolhaas, RE:CP, LetteraVentidue Pier Vittorio Aureli, Labor and Architecture:Revisiting Cedric Price's Potteries, Log, No. 23 (Fall 2011), pp. 97-118 John Bahr, New Society, Potteries Thinkbelt, June 1996, No 192









 
 
 

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